Perle D'ortigia - SIRACUSA

Bel ristorante fra le viuzze d'Ortigia. Cucina della tradizione tipica Siciliana e Siracusana. Locale bello e personale gentile. I prezzi sono un po' sopra la media ma corretti in funzione della posizione, del locale e della qualità del cibo offerto.

Siamo stati accolti con professionalità e competenza, tavolo apparecchiato in modo impeccabile così come impeccabile è stata la descrizione dei piatti che, poi, è stata confermata dalla bontà dei piatti.gamberoni avvolti in nero di seppia e granella di mandorla in una salsa al nero d'avola (divini) una frittura senza eguali e dei paccheri alla salsa di crostacei veramente sublimi.Ottimo tutto

Superlativo! Pietanze cucinate con cura e il giusto tocco di fantasia, personale gentilissimo, prezzo giusto per la qualità offerta

Girano tante leggende sulla storia delle perle…bene, vi confermo che se le cercate bene ESISTONO… Dopo aver girato in lungo e in largo per l’Europa..nella mia piccola Italia precisamente ad Ortigia ho finalmente per la prima volta trovato una cucina unica nel suo genere…insostituibile..la cosa che più mi ha stupito è stato scoprire la giovane età dello chef PASQUALE TARALLO che dimostra un GRANDISSIMO talento nel suo lavoro e soprattutto riesce a trasformare tutto ciò che prepara in un unico tour di emozioni di gusto! È riuscito a farmi sentire i singoli sapori di qualsiasi ingrediente presente nel mio piatto..‍

Girano tante leggende sulla storia delle perle…bene, vi confermo che se le cercate bene ESISTONO… Dopo aver girato in lungo e in largo per l’Europa..nella mia piccola Italia precisamente ad Ortigia ho finalmente per la prima volta trovato una cucina unica nel suo genere…insostituibile..la cosa che più mi ha stupito è stato scoprire la giovane età dello chef PASQUALE TARALLO che dimostra un GRANDISSIMO talento nel suo lavoro e soprattutto riesce a trasformare tutto ciò che prepara in un unico tour di emozioni di gusto! È riuscito a farmi sentire i singoli sapori di qualsiasi ingrediente presente nel mio piatto..‍