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Contribuiți la feedbackMi dispiace scrivere questa recensione,perché la location è davvero bella,la sala è vetrata e gode di una vista magnifica,il titolare gentile e il servizio premuroso. Non ero mai stata qui, e ci sono venuta solo una volta con la famiglia il giorno di Pasqua 2018. 1 h di auto da Carrara pensando di trovare un ristorante che avrebbe portato in tavola i sapori della Lunigiana. O comunque del cibo commestibile. Purtroppo il cibo che abbiamo mangiato non solo non era all altezza delle aspettative,ma non era all altezza di una mensa universitaria! Tutto insipido (io cucino senza sale quindi il problema non era carenza di sale da cucina ma i sapori delle materie prime), antipasti (torta d erbi, crostino fegato, lardo e pomodoro, sgabei e salumi) dall aspetto e dal sapore dimenticabile, quelli delL alimentari sotto casa mia sono più buoni , di primo torta di riso gialla completamente insapore, ravioli alle Erbe con ragu di carne erano scotti (letteralmente sciolti) il ragù era una salsa al pomodoro poco cotta ,molto acquosa,con rari grumi di carne, insapore. Il secondo doveva essere un mix di faraona e coniglio,ma il piatto da portata per 6 persone comprendeva solo alcuni pezzi di faraona. Il coniglio,se c’era,aveva lo stesso sapore della faraona perché non siamo proprio riusciti ad individuarlo!! Di contorno : cavolo finocchio carote broccoli lessi ma dico io,una patata al forno non si poteva mettere??! Il dolce ... la portata più scandalosa... due fette di ciambella tipo plum cake(dal sapore che aveva poteva benissimo essere industriale) irrorata da una specie di salsa liquidissima alla “vaniglia “con grumi di farina cruda talmente grandi da averci fatto credere inizialmente (prima di metterli in bocca)che fossero pezzetti di frutta secca o meringhe! Mi dispiace tanto, ma non si può servire un pasto così. Ne a Pasqua,ne mai. Avete anche vinto il premio nel 2017 come ristornate della Lunigiana che serve cibi a km 0, ma se li cucinate così che senso ha?!!
Posto meraviglioso..salone accogliente...ma lasciamo stare il cibo. Mi chiedo se valga la pena salire fino a Jera per mangiare qualche fetta di salume sucuramente industriale, ravioli e qualche pezzo di faraona e coniglio, stracotti, 2 fette di bucellato..conto 35 euro a cranio !!! No scontrino, no bancomat, no carta di credito...no amaro. Pensavo di aver scoperto un buon ristorante di cose genuine di una volta e con antichi sapori...difficile che ci ritorni..peccato perchè forse avrebbero anche bisogno di farsi un buon nome
Ho cenato nella sera di fine d'anno. Ho apprezzato buona parte delle portate (abbastanza numerose) e la buona volontà dello chef che ha creato un menù abbastanza innovativo. Il menu infatti non seguiva la tradizione gastronomica lunigianese, ma offriva piatti più elaborati anche a base di pesce. Il locale è risultato accogliente e pulito. Presenza di molte persone locali e di giovani tra i clienti . Consiglierei di aggiungere un assistente cuoco in cucina soprattutto in occasioni come quelle di un cenone di fine d'anno. Prezzo accettabile.
Alla fine di una tappa sulla Via Francigena, fra Pontremoli e Aulla, abbiamo pernottato nella frazione Iera di Bagnone e la nostra guida ci ha organizzato la cena presso questo ristorante. Siamo stati cordialmente accolti con un ottimo Ciliegiolo rosato spumante e Stefano, il cuoco, ci ha mostrato il testo (una specie di pentola di ghisa che funge da forno) che si stava scaldando sulle braci e che sarebbe stato usato per la cottura dei nostri cibi: testaroli e arrosto di coniglio e faraona. La cena è stata aperta da una serie di antipasti, con affettati, cipolle dolci e frittelle di castagne con ricotta. Quindi, sono stati serviti i testaroli, fatti in casa, nelle due varianti: con ragout e con olio e pecorino (tipici della Lunigiana). Sono arrivati poi gli arrosti di coniglio e di faraona. Tutto ottimamente cotto nel testo è accompagnato da un buon Chianti (Sangiovese e Ciliegiolo) in caraffa. Il dolce è stato una ciambella, sempre fatta in casa, semplice ma molto buona. Abbiamo poi gustato un particolare decotto fatto con scorza di limone, rosmarino e zucchero di canna. Alla fine si è piacevolmente concluso con un ottimo bicchierino di China. Una cena davvero da ricordare e che valeva ben più del conto pagato.
Avevo mangiato anni fa in questo locale e mi ero trovato bene cosa che non è successo oggi menù pasquale euro 35 a persona tolto i salumi e ceci con miss di baccalà il resto primi e secondi da ospedale come desser 2 fettine di bucelato con 2 cucchiai di crema.Oltretutto al momento della prenotazione avevamo chiesto se nel menù c'era agnello e ci è stato risposto che quest'anno non era stato inserito cosa non vera in quanto al tavolo vicino al mio sono state portate cotolette impanate e fritte.A fine pranzo ho chiesto se età possibile avere una 2 chine clementi il ragazzo inizialmente mi ha detto ok ma poco dopo mi ha detto che era finita .Al momento di pagare è venuto il titolare al quale ho fatto la solita richiesta delle 2 chine ma la risposta che mi ha dato mi ha fatto innervosire parecchio .La china ne ho poca e se la vedono la vogliono tutti vuole del limoncino ? NO non ho mica detto che la volevo gratis .Io lavoro nel settore e vi posso garantire che dove lavoro io offrono caffè e liquore. Alla fine della fiera pagamento in contanti senza scontrino