Novessentia - GHIFFA

Si avvicina San Valentino e decidiamo di tornare, ricordando la splendida serata trascorsa qui due anni fa. Scopriamo che il ristorante, di domenica, sarà chiuso; insolito, penso, ma decidiamo comunque di andare la sera prima. Arriviamo per la cena. Il menù è molto ristretto: 2 antipasti, 3 primi, 4 secondi, 3 dessert; inoltre gli asterischi ci avvisano che buona parte delle materie prime sono surgelate. Ordiniamo, ma ciò che arriva in tavola è una completa delusione e certamente non è all'altezza dei nomi altisonanti del menù. Antipasti insipidi accompagnati da burro incartato (quello delle colazioni) che rimane sul tavolo fino alla fine del pasto, nemmeno l'ombra del pane fresco, solo dei grissini arrivati a metà della prima portata. Un risotto che definirei da mensa scolastica e una pasta al pomodoro. Saltiamo il dolce e scappiamo velocemente da questo incubo. Nemmeno l'ombra del servizio premuroso e accurato della visita precedente. Scomparse le proposte e il ricco menù. Resta solo l'amaro ricordo e il conto salato.

Il ristorante si trova in una location d'eccezione, con una terrazza meravigliosa affacciata sul Lago Maggiore. Ogni particolare è curato con attenzione, e il personale di sala è molto attento e discreto. Tuttavia, la vera rivelazione del locale è la cucina, gestita da un team che ricerca e seleziona con meticolosità ingredienti esclusivi per creare piatti sublimi. Lo chef riesce a trasformare ingredienti gustosi e ricchi in piatti salubri e dietetici. Non ho mai assaporato accostamenti così originali e creativi che, alla fine del pasto, lasciano il palato con la voglia di tornare. Davvero Bravi!!!

San Valentino si avvicina e decidiamo di tornare, ricordando la meravigliosa serata trascorsa qui due anni fa. Scopriamo che il ristorante, la domenica, è chiuso; insolito, penso, ma decidiamo comunque di andare la notte prima. Andiamo a cena. Il menù è molto limitato: 2 antipasti, 3 primi, 4 secondi e 3 dolci; inoltre, un asterisco ci informa che la maggior parte delle materie prime è congelata. Facciamo i nostri ordini, ma ciò che arriva al tavolo è una completa delusione e sicuramente non all'altezza dei nomi altisonanti del menù. Gli antipasti sono insipidi, accompagnati da burro (quello da colazione) che resta sul tavolo fino alla fine del pasto, non c'è nemmeno l'ombra di pane fresco, solo dei grissini arrivati al centro del primo piatto, un risotto che definirei da mensa scolastica e una pasta al pomodoro. Non c'è traccia del servizio attento e curato della visita precedente. È svanita la varietà delle proposte e la ricchezza del menù. Resta solo il ricordo amaro e il conto salato.

Il ristorante si trova in una posizione eccezionale, con una splendida terrazza adiacente al Lago Maggiore. I particolari sono curati con attenzione, e il personale è attento e discreto. Tuttavia, la vera rivelazione è la cucina, grazie a un team che ricerca e seleziona meticolosamente ingredienti esclusivi per la creazione di piatti sublimi. Lo chef riesce a tradurre sapori estremamente gustosi e ricchi in una proposta culinaria sana e dietetica. Non ho mai provato combinazioni così originali e creative che, alla fine del pasto, lasciano il palato con il desiderio di tornare. Davvero ottimo!

Ciao, mi scuso se sono stato un po' brusco con te. Grazie.